Ecco un altro cinefumetto destinato a dividere il pubblico e il mondo nerd intero.
All’estero è stato osannato, definito il miglior superhero movie dai tempi de IL CAVALIERE OSCURO [seriously? Dopo il secondo Batman non ci sono stati altri cinefumetti validi? Dal 2008?!] e il miglior film DCEU sfornato fin ora [e qui c’è poco da dire]. In Italia invece è piovuta talmente tanta merda sul film che a confronto la prima Guerra Mondiale era una partita a backgammon.
La verità? Personalmente credo che stia nel mezzo.
Su una scala da 0 a 10 dove 0 è il FANT4ASTIC FOUR di Josh Trank e 10 è il THE DARK KNIGHT di Chris Nolan, Wondy si colloca probabilmente nel mezzo, tra ANT-MAN e DOCTOR STRANGE. Perché proprio come l’Uomo Formica e il Dottor Strano, WONDER WOMAN è un film riuscito e ben fatto, una sufficienza piena per cui però non ci si strappa i capelli.
Il problema principale è quello che affligge molti primi capitoli: la origin story.
Lo dissi a suo tempo a proposito di Doc Strange: o hai del materiale fresco e diverso già in partenza, come nel caso dei Guardiani di James Gunn o volendo anche di Ant-Man che, concentrandosi su un passaggio di testimone, ha dei meccanismi diversi di una origins story, oppure ti devi ingegnare e trovare un approccio diverso e più attraente della classica storia di origini come BATMAN BEGINS o DEADPOOL che hanno strutture più articolate.
Le particolarità di Wondy sono le sue origini amazzoni e l’ambientazione bellica nella seconda parte di film [e ogni paragone con il primo Thor e il primo Capitan America si sono già sprecati in ogni angolo di web negli ultimi giorni], ma appurate queste [praticamente già dal trailer] il resto è la classica storia di origini di qual si voglia super eroe. Non sto dicendo che il film sia noioso, è solo che va avanti seguendo un canovaccio che conosciamo praticamente a memoria.
E il problema di fondo, cosi come per il film di Scott Derrickson, non è del film in se quanto del mercato sempre più saturo e del pubblico che ha già visto e rivisto praticamente di tutto. Quindi ok, il film funziona e siamo tutti contenti, però un minimo di impegno in più per renderlo più originale…
Se la storia non è il suo forte allora cosa resta al film? Di certo non il fatto che la protagonista sia una femmena [per quanto vorremmo tutti dimenticarcene, viviamo in un mondo in cui esistono i film di Supergirl, di Catwoman e di Elektra…] e neanche il fatto che sia diretto da una femmena [PUNISHER: WAR ZONE era diretto da Lexi Alexander, regista non famosissima ma, per quanto mi riguarda, più coraggiosa della Jenkins]. Quindi cosa ci resta? Di sicuro il personaggio stesso.
Contro ogni [per lo meno mia] previsione Gal Gadot è magnifica nel ruolo! Non è solo una questione di gnoccaggine [era gnocca anche in BATMAN V SUPERMAN, ma per questioni tecniche e temporali non ci potevano mostrare la Wondy che lei e Patty Jenkins avevano in mente], l’ex modella israeliana riesce ad infondere alla grande e nei momenti giusti e con il giusto perso sia la fragilità e lo spirito fanciullesco della principessa reclusa [come nelle più classiche delle storie Disney, più a una principessa viene precluso il mondo esterno, maggiore sarà la sua fame di avventura], sia la forza e la fermezza della guerriera!
Questo importante dualismo [forza e delicatezza] è stato fondamentale per la caratterizzazione del personaggio. Quando arriva nel nostro mondo è più delicata di Thor [che affronta la trasferta menando gente e spaccando cose] e anche più curiosa [ma il figlio di Odino probabilmente non ha avuto la stessa preparazione scolastica che ha ricevuto Diana] ma non appena inizia la guerra la sua autorità è il suo simbolismo sono più forti di quella di Capitan America [il cui mito è stato in parte pilotato da altri].
Il casting della Gadot a suo tempo non mi aveva convinto per niente perché…bè, prima di tutto perché non era un’attrice [amabile in Fast and Furious eh, però non è che fosse sto gran ruolo] e poi fisicamente era distante dalla Diana che conoscevo [e non mi riferisco alle tette pervertiti che non siete altro, ma al fatto che in quanto modella avesse solo skills da modella]. In questo film però devo ammettere che il personaggio è splendido e funziona a meraviglia. È diversa da altri characters visti fin ora, è genuina, curiosa, forte e passionale e risulta magnetica per tutta la durata del film.
Altre attrici sarebbero state migliori nel ruolo? Forse si, ma per il tipo di personaggio pensato, la cara Gal è stata perfetta.
Male male male invece sul fronte villains.
Danny Huston rispolvera la divisa usata in X-MEN ORIGINS: WOLVERINE per riprendere il ruolo di militare cattivone, tanto fastidioso quanto privo di carattere.
Elena Anaya [chi?] invece veste i panni di Dottor Poison, un personaggio che stranamente a tratti funziona ed affascina ma per cui si perde ogni interesse dato che 1) è un semplice galoppino del cattivone sopracitato e 2) non abbiamo la minima idea di chi sia, del perché fa ciò che fa e il perché della sua maschera [è tutto intuibile eh, però un minimo di background…] ma soprattutto 3) si rincoglionisce ogni volta che la vediamo affiancata al militare scemo [c’è una scena dove i due si mettono a ridacchiare come dei cartoni animati…ma una roba ridicola! Tipo Dick Dastardly e il suo cane, quelli delle Wacky Race, una roba talmente WTF che mi chiedo come abbia fatto a passare nella final cut del film].
SPOILER TIME
Ma uno dice “Eh, ma il vero cattivo è Ares“. Ecco, Ares.
L’idea di fondo non è male, funziona, il problema è che viene gestita un po’ a caso e soprattutto, una volta rivelatosi, il personaggio perde ogni briciola di carisma. Mi spiace per David Thewlis ma il ruolo non era PER NULLA nelle sue corde. Pure visivamente ha fatto pena, con tutte le versioni fighe che ci sono di Ares mi vanno a prendere quella più anonima!
Il bello è che la cosa si poteva risolvere con un semplice cambio di ruolo: Ares non doveva essere Sir Patrick ma bensì Isabel Maru/Dottor Poison! Boom, ecco qualcosa di interessante!
Non solo avremmo avuto uno scontro finale femmena vs femmena [se volete fare i femministi, fatelo fino alla fine], ma avrebbero dato ad una donna il ruolo di big boss [questa si che è una cosa nuova! Di eroine donne checche se ne dica ne è pieno il grande schermo, ma di grandi villain donne?], avrebbero reso Diana vittima delle stesse convinzione degli uomini [ovvero che solo un uomo può essere abbastanza forte e responsabile di grandi piani malvagi], Doc Poison non sarebbe stata il semplice braccio destro di un anonimo militare [la massima ispirazione di una villain è fare da spalla al vero cattivo?] e come bonus avrebbero anche dato una spiegazione alla maschera che porta [all’inizio veniamo a sapere che Ares è stato sfreggiato dal fulmine più forte che Zeus abbia mai generato…2+2=?].
Io l’ho creduto veramente, a metà film mi ero convinto che Ares si nascondesse dietro la dottoressa Maru ed ero pronto ad esultare per tale scelta, in culo in barba alla fedeltà al fumetto [so che sono personaggi distinti e separati, ma ad una certa anche chissenefrega], invece niente, alla fine si è scelta la via più prevedibile e banale. Imho occasione sprecatissima…
FINE SPOILER
In conclusione il film non è malaccio. È un buon film, di sicuro il più solido e riuscito del DCEU fin ora. MAN OF STEEL e BVS avevano altri pregi, per certe cose erano superiori a Wonder Woman [e di molto], ma nel complesso il film della Jenkins è sicuramente il più equilibrato.
Il problema è che siamo reduci da film come Logan, Guardiani della Galassia vol.2, Batman V Superman, Deadpool, Civil War e volendo anche Suicide Squad, film che, nel bene e nel male, hanno proposto cose nuove e hanno cercato di rinfrescare il genere supereroistico. E parlo solo di quest’ultimo anno!
Wonder Woman per quanto sia bello e riuscito non propone nulla di veramente nuovo [protagonista donna, regista donna, Dei, guerra mondiale…tutte cose già viste].
Splendida la parte ambientata a Themyscira, splendide ma veramente SPLENDIDE le amazzoni, il modo in cui vengono inquadrate [la Jenkins col rallenty le fa apparire come delle possenti statue di marmo], le movenze, le scene d’azione e i costumi sono forse la parte più riuscita di tutto il film.
Divertenti i siparietti con Chris Pine [che interpreta la “bella di turno”], adorabile Etta Candy [a cui sul finale avrei dato qualche scena cazzuta, anche solo verbale…così, tanto per ribadire che tutte le donne sono forti e non solo quelle cresciute da un popolo guerriero amazzone], interessanti le storie della sgangherata squadra di Trevor [che, proprio come per gli Howling Commandos di Cap America, senza approfondimento e/o sequel si perderanno per sempre e questo è un peccato], epicissime le scene durante la guerra [la Jenkins ha dei momenti registici sia alti che bassi, ma quelli action da vedere sono un vero piacere] e riuscitissimo il costume, molto più bello rispetto a quello visto in BVS [ma in questo caso, manco a dirlo, è il colore a fare la differenza].
Il miglior film DCEU? Diciamo di si. Il più grande film con protagonista una supereroina? Non ci voleva molto. Il miglior cinefumetto dai tempi de Il Cavaliere Oscuro? Non esageriamo.
WONDER WOMAN è un buon film, piacevole ed emozionante, un film fruibile da tutti, che ti intrattiene e ti coinvolge e che ti infila nel mezzo anche qualche lezione e un po’ di morale, un superhero movie a cui non manca nulla e che nulla ha da invidiare a film come il primo Spider-Man o il primo Iron Man.
Il suo unico problema? È uscito in ritardo di circa 10 anni.
[Ma in fondo chissenefrega…140 minuti di film con una così? Sinceramente, chi cazzo può mai lamentarsene XD]
Che ironia che il più riuscito film del DCEU sia anche palesemente Disneyiano! Cosa che però non tutti hanno notato. Personalmente lo ritengo inferiore ai primi Spider-Man o Iron Man ma anche Ant-Man l’ho trovato più interessante. Penso sia allo stesso livello del primo Fantastic 4 di Tim Story, il resto lo sai come la penso. Interessante Poison come Ares.
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ah dimenticavo! a me Ludendorff e Doc Poison nel loro essere trash sono piaciuti! Sembravano usciti dal Batman anni ’60 XD
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Ma guarda, se a un certo fossero entrati Romero o Burgess Meredith come Joker e Pinguino non avrei notato minimamente la differenza XD
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Al pari di F4 non saprei, a livello visivo sono molto diversi [più che altro si vede che per Wondy avevano più soldi a disposizione XD] ma di sicuro sta al di sotto di Spidey e Iron Man.
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Visivamente son d’accordo, Wondy osa di più, ma sulla storia siam li.
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A me è piaciuto molto, è il primo film del DCU per cui sono uscito dalla sala soddisfatto. Sono d’accordo sul fatto che il punto forte sia il personaggio di Diana, ed è proprio questo secondo me che lo differenzia da BVS o Man of steel:qui è stato fatto un buon lavoro di sceneggiatura (non eccezionale, visto che i buchi ci sono, ma buono), e il risultato si è sentito.
Sulla questione Ares io mi sarei spinto ancora oltre: avrei preferito che non esistesse, che fosse solo una leggenda. In questo modo Diana sarebbe ancora di più stata messa in confronto con una realtà umana violenta e cattiva che contrasta con gli insegnamenti di un mondo ideale che le sono stati impartiti. Penso sarebbe stato interessante vederla affrontare un mondo completamente diverso da quello che si aspettava, dovendo anche accettare il fatto che le persone fanno del male non perchè istigate da una divinità ma per cattiveria intrinseca.
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Una cosa del genere sarebbe stata interessantissima e elevatissima a livello di sceneggiatura! Forse anche troppo 😀
Nel senso, una delle cose che mi sono piaciute di Diana sono la sua positività e la sua luminosità, una scena del genere avrebbe riportato tutto su un piano soffertone come Superman e Batman dei precedenti film.
Fosse stato un film più realistico però, come i Batman di Nolan, sarebbe stato un colpo di scena geniale.
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Grande PizzaDog! In linea di massima sono d’accordo con te, anche se per me non è affatto il miglior film del DCEU. Sia Man of Steel che Batman V Superman, con tutti i loro difetti, per me sono di gran lunga superiori. Il fatto è che Patty Jenkins ha avuto la fortuna di lavorare su uno script molto più semplice e lineare rispetto agli altri film, evitando così figuracce pesanti, ma resta lontana anni luce da Zack Snyder (e anche da Lexi Alexander) non solo per quanto riguarda le scene d’azione, ma la narrazione tutta e l’audacia con cui si approccia ai supereroi. In realtà la semplicità di questo film, che a me è piaciuto molto eh, è forse uno dei motivi per cui è stato così tanto apprezzato negli Stati Uniti, forse perché in linea con la genuinità del personaggio stesso di Diana Prince.
Insomma quei due film raggiungono vette ben più alte di Wonder Woman e ognuno di loro ha portato qualcosa di nuovo non solo al genere dei cinecomic ma al cinema tutto. E non dico neanche che Wonder Woman non abbia portato proprio niente di nuovo, perché anche se non è il primo cinecomic con protagonista una donna, è il primo che ne è consapevole e sfrutta questa cosa a proprio vantaggio (in tutti i sensi). Non si può dire che non sia almeno una ventata d’aria fresca.
Detto questo, sono pienamente d’accordo con te sul casting sbagliatissimo di Ares. Non sono sicuro però che [SPOILER] se Ares fosse stato la dottoressa Poison sarebbe stato molto meglio. Avrebbe avuto più senso, senza dubbio, ma forse ci saremmo lamentati comunque perché troppo scontato o, al contrario, perché hanno sputtanato due personaggi che nei fumetti sono distinti e separati (non sarebbe stato un problema per me, ma per molti fan del fumetto forse sì e se c’è una cosa che la Warner vuole evitare è far incazzare i fan del fumetto). [FINE SPOILER]
Comunque, ripeto, a me il film è piaciuto assai. Mi sono anche commosso a un certo punto. Gal Gadot è perfetta e adoro quel dualismo paradossale del suo personaggio tra la volontà di portare la pace nel mondo e il bisogno irrefrenabile di menare e uccidere i cattivoni. Mi ha divertito un mondo.
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Si, in effetti “miglior film” è parecchio lusinghiero per un’opera bella ma semplice come Wonder Woman. Gli altri film avevano atri enormi pregi [l’estetica, la composizione e l’epica visiva di BVS Wondy non la vede neanche col binocolo] ma essendo il film della Jenkins il più EQUILIBRATO si becca l’appellativo di film DCDU più riuscito [poi oh, tutto è relativo].
Che poi la chiave sta tutto in quello che hai detto: “Il fatto è che Patty Jenkins ha avuto la fortuna di lavorare su uno script molto più semplice e lineare rispetto agli altri film”.
Avendo a che fare con un film più “semplice” è più difficile sbagliare e conquistare il pubblico diventa una cosa di un attimo. E questo è anche il motivo per cui la Marvel riceve recensioni più entusiastiche rispetto ai film DC, facendo film più semplici è più facile centrare il bersaglio e quando non lo fai [come IM2 o Age of Ultron] rientri comunque nei tuoi canoni. Poi ovvio, tanto di cappello alla DC che si prende i suoi rischi [ma dovrebbe anche capire un attimo i suoi limiti e suoi difetti], avere qualcuno che sperimenta qualcosa di nuovo è cosa buona e giusta, ma non sta scritto da nessuna parte che bisogna fare per forza qualcosa di rivoluzionario e con Wondy sembrano aver capito che ogni tanto ci si può anche divertire [stiamo sempre parlando di supereroi stantiddio] 😀
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Il film l’ho apprezzato e lo ritengo il migliore del DCEU. Però è vero, non un capolavoro, ha dei difetti evidenti e scontati come i personaggi secondari, i cattivi abbastanza dimenticabili e una trama troppo lineare.
Ma ha dei pregi che altri film si sognano. Prima di tutto si nota bene che alla regia c’è una donna (e sono felice che un blockbuster sia stato finalmente diretto da una donna. Ormai erano quasi vent’anni che non vedevo donne alla regia di film costosi. Si nota il suo tocco perché le Amazzoni e specialmente Diana non son in alcun modo sessualizzate. Non ci sono inquadrature birichine o altro, la loro bellezza e la loro forza viene messa in campo nelle scene d’azione e durante i dialoghi (cosa che ho molto apprezzato).
Un’altra cosa molto convincente è stata la morale. Sì, perché alla fine la pellicola cerca di mandare un messaggio al pubblico ovvero “l’amore può aiutare l’uomo”. Messaggio semplice e banale, ma che arriva dritto allo spettatore perché è la tematica centrale dell’intero film. Non è un messaggio lanciato così a caso come nei “Fantastici Quattro e Silver Surfer” dove alla fine cercano di lanciare un messaggio importante quasi a caso.
Ho anche apprezzato molto gli argomento sul bene e il male e sulla guerra argomenti che in tempi come questi non bisogna sottovalutare.
In sostanza non un film perfetto, non è Logan ma di sicuro è un film che lascia una certa impronta e che le persone ricorderanno parecchio rispetto ad altre pellicole sui supereroi un po’ anonime.
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Il modo in cui la Jenkins inquadra le amazzoni è potentissimo, infatti credo che la prima parte di film sia uno spettacolo per gli occhi, peccato alla fine non ci siano state altre scene ambientate a Themyscira.
Per quanto riguarda la morale son d’accordo, è una cosa nuova o comunque è trattata molto apertamente [se andiamo a fare i pignoli magari un po’ di morale dal primo Spider-man riusciamo a tirarla fuori, ma non è così centrale come invece è stato per Wonder Woman]. E la cosa più sorprendente è che parliamo di un film DC. Fosse stato Marvel non avrebbe suscitato tanto scalpore [la Marvel ha più volte dichiarato di voler puntare su spettacoli per tutta la famiglia], invece la solarità e la positività di questo film è stata una bella ventata d’aria fresca per il DCEU, la prova definitiva che il dark non paga sempre e che alcuni supereroi [come Flash, Lanterna Verde o Superman] hanno bisogno di luce e colori. Non possono essere tutti Batman!
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Themyscira è stata resa divinamente. Quella luce era qualcosa di necessario nei film DC. La prima parte del film è veramente bella e anche quella centrale. Il terzo atto a mio avviso è debole anche perché si va nel classicismo puro (e con un digitale troppo vistoso).
Mi piace che si cerchi di dare questi messaggi in film blockbuster. Era da tanto tempo che mancava questa cosa. Per dire anche Terminator 2 è un film d’intrattenimento ma ha una bellissima morale resa in modo eccelso e ho sempre sperato di rivedere film d’intrattenimento con un messaggio da dare al grande pubblico.
Forse è anche per questo che l’ho tanto apprezzato.
Spero che alla Jenkins le diano molte occasione per mettersi in mostra perché mi pare avere le idee più chiare di Snyder o Ayer.
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Bene ma non benissimo.
Penso che sia la prima volta che io e te siamo d’accordo su un film DC 😀
Hai detto tu e bene, quindi non ripeto anche perchè non saprei spiegare meglio quello che hai già espresso tu.
Mi permetto di spostare un po’ il tiro coinvolgendo un aspetto a me sempre caro: il pathos.
In WW non c’è spazio per l’emozione e il film è asciutto come una conferenza di linguisti che discettano sul Sanscrito. Si, c’è qualche momento ilare. Si, c’è la love-story appena accennata da WW e Kirk. Si, c’è lo spirito di squadra. Si c’è il dispiacere per il villaggio distrutto. Ma il pathos non c’è mai, i brividi lungo la schiena mai, quel sentimento di empatia con i personaggi a me tanto caro mai. Neppure quando (SPOILER ALERT) Kirk fa il kamikaze nel finale c’ho avuto un po’ di moccolone. Non vorrei che la signora regista sia stata vittima di un femminismo di ritorno: per non correre il rischio di essere tacciata di sentimentalismo, ha eradicato totalmente le emozioni dal film. Male. Per me molto male.
Altro appunto: il casting di Robin Wright.
Sarà che ormai sono abituato a vederla nei panni di Claire Underwood, ma non riesco proprio a immaginarla capa suprema dell’esercito delle Amazzoni e guerriera spericolata. Con quelle braccine secche come chiodi poi la cosa è inverosimile. Va bene Connie Nielsen nel ruolo della regina (si porta dietro l’aura imperiale fin dai tempi del Gladiatore), ma Robin Wright per quel ruolo proprio no.
Per carisma e presenza scenica, c’avrei visto benissimo solo la Theron o al massimo la Jennifer Garner.
Ad maiora, pizza!!!!!
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Di momenti “emozionanti” effettivamente non ce ne sono. L’unico forse è quando si mostra per la prima volta in guerra col costume, ma più che pathos si cerca di dare un’impronta di epicità [cosa che comunque non riesce a fare…e comunque la scena è stata mostrata in tutti e 4 i trailer pubblicati, quindi di emozionante ormai c’era ben poco].
Per quanto riguarda Robin Wright a me non è dispiaciuta, ha la giusta faccia e il giusto tono da amazzone. Ecco, magari non gli avrei fatto interpretare il capitano cattivo e cazzuto che effettivamente è poco credibile, per quel ruolo ci averi visto meglio anch’io una Theron [ma per una così sarebbe stato un ruolo un po’ riduttivo] o una Lena Headey o, con il giusto approccio, una Hilary Swank [che fine ha fatto tra l’altro?].
Di contro invece non mi ha convinto molto Connie Nielsen come regina Ippolita. Lei si che mi è sembrata sotto tono e poco convinta. Come regina ci avrei visto bene una Cate Blanchett o…bé, Cate Blanchett [al momento non me ne vengono in mente altre] XD
Ovviamente parlo solo di interpretazione o presenza scenica, come fisico mi spiace dirlo ma nessuna di queste grandi signore avrebbe retto il confronto con le varie comparse…
PS: non so chi sia la tipa a destra, ma quella a sinistra è Brooke Ence, una campionessa di CrossFit che stacca 165 kg da terra come se niente fosse [povera Robin XD];
PPS: parlare di casting alternativi è una cosa che mi diverte sempre 😀
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Boh, per la Nielsen io ho sempre avuto un debole. La infilerei in qualunque film storico. E comunque ha 4 battute in croce, alla fine della fiera chissene di lei e della sorella guerriera.
Tanto c’è GG che è brava e bona bastantemente per tutte 😀
Se vogliamo giocare col casting, allora giochiamo.
Pine è bravo però per me ormai è solo Kirk e può stare solo nell’Enterprise. Nel suo ruolo avrei visto benissimo John Amm (anche se forse è un po’ passatello per la parte).
La scienziata venefica e mezza matta era una parte fatta e finita per Eva Green. Nessun altra doveva avere quel ruolo. Elena Anaya è carina, una bellezza ispanica atipica tuttavia è del tutto inadatta al personaggio.
Chiudendo la parentesi in cui ho provato a fare il cinefilo figo che ne sa e ne capisce, rimetto i miei più comodi panni e non posso tacere sul fatto che quella cazzo di Themyscira è il vero paradiso terrestre, grondante passere come non ci fosse un domani.
Devo trovarla sulla cartina, assolutamente.
PS: non oso pensare che spasso sia stato fare il casting di tutte le amazzoni… a saperlo mandavo un CV per direttissima 😀
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Io sono sempre indietro, col cinema – ancora non ho visto roba precedente BvS, per dire, figuriamoci Wondie!
Perciò dirò solo che mi ha lasciato dubbioso la scelta della Gadot come Wondie perché un po’ magra, con pochi muscoli.
Cosa che, se le girasse, potrebbe cambiare, ma non so se le converrebbe: un fisico troppo atletico potrebbe precluderle altri ruoli, immagino.
Riguardo alle capacità combattive, non credo si possano mettere in dubbio: so che ha qualche dan in karate e che è stata istruttrice nell’esercito israeliano, credo che con questo curriculum possa mettere in scena dei combattimenti discreti, con un buon coreografo…
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Il casting non aveva convinto neanche me e neanche la sua apparizione in BVS. Nel film invece funziona benissimo [anzi, azzarderei a dire che è grazie a lei se il film si regge in piedi].
Fisicamente siamo sempre lontani dall’iconografia di Wondy [un po’ di allenamento Gal l’ha fatto, ma i risultati non sono stati poi così drastici per il suo fisico] ma come personalità funziona bene. Almeno in questa versione “giovane”, vediamo come sarà in Justice League 🙂
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