SO LONG, MAN OF TOMORROW

Poche parole di cordoglio per ricordare quello che è stato un GIGANTE della settima arte.

Richard Donner. Regista, produttore e padre di parte di quello che è oggi il cinema e del nostro immaginario collettivo.

Non credo ci sia bisogno di elencare le sue opere, se non le conoscete le starete sicuramente leggendo in questi giorni tra un post e un altro, tra un GOONIES e un SUPERMAN, tra un PRESAGIO e un LADYHAWKE, tra un ARMA LETALE e una Carrà (eh già, ci ha lasciato anche lei, what a sadly day). Molti film che, già a partire dalla fine degli anni ’70 e per tutti gli ’80, avevano tutto ciò che amiamo oggi nel cinema contemporaneo, tra cinema d’azione, d’avventura, fantasy, horror e ovviamente supereroistico.

Non ho mai parlato molto di questo regista in passato o dei suoi film e avrei voluto approfittare di questa (triste) occasione per dilungarmi in parole di elogio ed esaltazione per la sua visione e la sua carriera (che era tutt’altro che finita vista la voglia di realizzare un ARMA LETALE 5 a novant’anni suonati). Mi sono reso conto però di averlo già fatto, in passato, di aver già parlato di una delle sue opere più famose (e da me la più amata) e senza volerlo (ma era inevitabile) di aver messo in luce quello che era la sua visione e il suo approccio alle pellicole (lo linko qua sotto per chi volesse).

E quindi farò così, poche parole, molta tristezza e tanta ammirazione per il vero uomo del domani, che già quarant’anni fa plasmava il nostro cinema d’oggi e le nostre menti facendoci volare con la fantasia, con umorismo, genio e sentimento.

Addio maestro, continueremo a credere.

Farai un lungo viaggio, […] ma noi non ti lasceremo mai. Nemmeno di fronte alla nostra morte. La ricchezza delle nostre vite sarà tua. Tutto ciò che ho, tutto ciò che ho imparato, tutto ciò che provo, questo e anche di più, appartiene a te. Tu mi porterai dentro di te ogni giorno della tua vita. La mia forza diventerà tua, vedrai la mia vita attraverso i tuoi occhi come la tua sarà vista attraverso la mia. Il figlio diventa il padre e il padre il figlio.

7 risposte a "SO LONG, MAN OF TOMORROW"

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  1. E’ stata proprio una bruttissima giornata, tra la Carrà e Richard Donner; purtroppo più si va avanti più tanti dei nostri miti raggiungono età ragguardevoli, per cui sarà sempre più frequente, io temo, dover salutare personaggi che abbiamo ammirato e amato per tanto tempo.
    Sinceramente associavo Donner solo ad Arma Letale, ed è stato un po’ una sorpresa scoprire a quante cose ho amato fosse legato; I Goonies non ha fatto parte della mia infanzia, ma Ladyhawke, Superman, Timeline e, più avanti, Arma Letale, li ho sempre visti ogni volta che passavano in tv. Mi sembra sempre che il nostro mondo diventi un po’ più piccolo e un po’ meno magico ogni volta che uno di questi maestri se ne va.

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    1. Capita anche a me, scoprire col senno di più di aver amato film, canzoni od opere in generale senza sapere chi fossero gli autori se non alla fine.
      Il mondo perde un grande maestro ma le sue opere lo rendono immortale.

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  2. Ormai ci siamo ridotti come gli amici vecchi che si ritrovano a un funerale… è triste ma anche gradevole perchè ci dà l’occasione di scambiare due chiacchiere con chi non vediamo da tempo.
    Ricordo ancora il tuo pezzo sul SUPERMAN di Donner e lo adorai, non ho nemmeno bisogno di rileggerlo perchè è ancora impresso nella mia mente. Regista visionario e coraggioso che io ho amato soprattutto per ARMA LETALE (a cui dedicai un post retrospettivo eoni fa).
    Sapeva raccontare le favole come pochi altri (Il grande volo l’hai visto?) ed è per questo che gli volevamo bene.
    Un abbraccio.
    A Donner
    Ma anche a te, amico Pizza!!!!!

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    1. Il tuo paragone dei vecchi al funerale mi ha fatto molto ridere 😀 una risata dolceamara perché si parla pur sempre di un grande che se ne va (uno dei tanti e purtroppo non uno degli ultimi) ma sembra proprio di ritrovarsi al funerale di un amico comune. Uno che, se non ci fosse stato probabilmente non ci saremmo mai conosciuti (non fosse stata per la passione comune del cinema e dello scrivere vanverate sul web, chissà se ci saremmo mai virtualmente incontrati).

      Fun fact: mi sei venuto in mente giusto ieri sera, mentre guardavo Black Widow (finalmente) al cinema. Un film bello tosto con una Scarlett bella tosta, un action che piacerà sicuramente a molti anche a te…anche perché c’è una Rachel Weisz bella tosta con un costume bello tosto. Appena è apparsa sullo schermo ho pensato “questo film ha appena guadagnato 1000 punti agli occhi dell’amico Lap” XD

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      1. Onestamente non ho grandi aspettative riguardo Black Widow.
        Sarà che la formula dei cinecomic Disney (salvo sparute eccezioni) comincia a darmi a noia… sarà che tanto gà sappiamo che fine farà il personaggio… sarà che anche le serie marvel uscite su Disney+ mi sono sembrate prive di contenuti interessanti…
        Non ci fosse la tripletta di patate protagonista forse neppure lo vedrei… ma con un tridente così…
        Rachel (anche se gli anni si fanno sentire e vedere) resta sempre al top.
        Scarlett… vabbè… è Scarlett.
        La Pough promette bene: più affascinante che bella il che la aiuterà.
        E poi sono tutte e tre attrici portentose.
        Conto di vederlo nel WE. Speriamo bene!!!!

        PS: però scusa a ogni funerale che si rispetti c’è anche da bere e mangiare… e qui non vedo niente 😀

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  3. Leggo solo ora il tuo articolo (mi dispiace molto). Quella giornata fu veramente brutta, perdendo due persone incredibili e dal grande talento che hanno fatto la storia.
    Per quanto riguarda Donner, fu un regista incredibile, ha fatto parte della mia infanzia e o suoi film sono ancora godibili oggi e inoltre possono esser visti da tutti quanti senza alcun problema. Lui è stato veramente bravo.

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  4. Caspita, mi ero perso questo tuo post (e anche gli ultimi). Ero rimasto a quello sulla Quarantena (strepitoso) e ormai avevo perso le speranze. Che dire… Richard Donner ha segnato indelebilmente l’infanzia di chi è stato bambino tra gli anni ’80 e’ 90. Stranamente è uno di quei registi che ha diretto film che conoscono praticamente tutti, il quale nome tuttavia è noto perlopiù agli appassionati di cinema. Scrissi anch’io un post su di lui, nel giorno del suo 91esimo compleanno. Pochi mesi prima della morte. Speravo tanto di vederlo tornare in azione con Arma letale 5, ma non mi sono mai illuso troppo.

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